Rendite AI
La rendita dell’AI è destinata a sostituire il reddito delle persone assicurate che hanno subito un danno alla salute di lunga durata che impedisce in parte o del tutto l’esercizio dell’attività lucrativa.
La rendita dell’AI è destinata a sostituire il reddito delle persone assicurate che hanno subito un danno alla salute di lunga durata che impedisce in parte o del tutto l’esercizio dell’attività lucrativa.
L’assicurato ha diritto alla rendita se la sua capacità al guadagno non può essere ristabilita, mantenuta o migliorata mediante provvedimenti reintegrativi. Il diritto a una rendita AI sussiste in linea di principio se la capacità al guadagno della persona assicurata non può essere ristabilita, mantenuta o migliorata mediante provvedimenti reintegrativi. Le persone che beneficiano di una rendita d’invalidità hanno diritto a una rendita per figli se si adempiono determinate condizioni.
Le persone che beneficiano di una rendita d’invalidità hanno diritto a una rendita per i figli e le figlie:
Gli affiliati assistiti gratuitamente danno ugualmente diritto a una rendita per i figli. Tuttavia, gli affiliati assistiti solo dopo la nascita del diritto a una rendita d’invalidità non danno diritto ad una rendita per figli. I figli del coniuge costituiscono un’eccezione.
Il diritto alla rendita per figli si estingue se il reddito lordo da attività lucrativa del figlio è superiore all’importo massimo di una rendita di vecchiaia completa.
Il grado d’invalidità viene calcolato secondo l’ammontare della perdita di guadagno in percento. Per stabilire il grado d'invalidità l'AI distingue tra:
Il sistema di rendite lineare sarà applicato a tutte le nuove rendite il cui diritto nascerà dal 1° gennaio 2022. Le rendite concesse in virtù di diritti nati anteriormente a questa data continueranno a essere versate secondo il diritto previgente. Dal 1° gennaio 2022, come già oggi, il diritto a una rendita nascerà a partire da un grado d’invalidità del 40 per cento e con un grado d’invalidità pari ad almeno il 70 per cento continuerà a essere concessa una rendita intera. Se il grado d’invalidità è compreso tra il 50 e il 69 per cento, la quota percentuale corrisponderà esattamente al grado d’invalidità. Con un grado d’invalidità compreso tra il 40 e il 49 per cento, la quota della rendita sarà compresa tra il 25 e il 47,5 per cento.
Il calcolo della rendita AI si basa sugli stessi principi del calcolo della rendita AVS. È determinante per quanto tempo la persona invalida è stata assicurata e a quanto ammonta il suo reddito medio. L'importo delle rendite ordinarie dell'AI corrisponde alle rendite di vecchiaia dell'AVS anche se il grado d’invalidità determina quale rendita percepisce una persona.
Nota: Chi adempie contemporaneamente le condizioni che danno diritto ad una rendita d’invalidità e quelle previste per una rendita per superstiti, percepisce una rendita intera d’invalidità indipendentemente dal suo grado d’invalidità.
Gli assicurati che intendono far valere il diritto alle prestazioni dell’AI devono presentare quanto prima una richiesta all’ufficio AI del loro Cantone di domicilio.
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